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Immagine del redattoreAurora Redville

Recensione “Il mio posto è altrove. Un'indagine del maresciallo Pilato” di Salvo Di Caro

Bentrovati amici lettori, finalmente sono tornata a parlarvi delle mie letture e per l’esattezza del nuovo romanzo di Salvo Di Caro “Il mio posto è altrove. Un'indagine del maresciallo Pilato” (30 settembre 2021) Editore ‏ Augh!

Come sempre suggerisco la colonna sonora per la lettura, un brano di Lana Del Rey - Happiness Is A Butterfly.

La sua voce mi ha fatto compagnia durante la lettura di queste 134 pagine trasmettendomi malinconia, quello che mi ha lasciato questa storia è l’amaro in bocca ma anche appagamento perché quando leggi un bel giallo sei felice. L’autore parla di molte cose, di donne, di uomini, di giustizia e di speranza.

Ma partiamo dal principio, questa indagine del maresciallo Pilato mi ha stupita. Ho apprezzato di più questo secondo capitolo, sarà che avevo già fatto la conoscenza di Antonino ne “Un caso qualunque” (bookabook 2019); Salvo ci parla di storie attuali che entrano nel nostro quotidiano attraverso i telegiornali, perché la prima impressione è proprio che si tratti di storie vere.

Sara è una giovane donna il cui cadavere viene ritrovato in una vecchia stazione abbandonata, sul posto arriva il maresciallo Pilato, un uomo scaltro e intelligente, con grandi capacità deduttive. Fin da subito capisce che risolvere il caso non sarà così semplice.

Nel corso delle indagini emerge un passato doloroso e anche alcuni elementi che traggono in inganno il lettore convinto di sapere già la soluzione. Nulla è come sembra.

Leggendo il romanzo ho provato simpatia per questi personaggi infatti l'autore è un abile narratore, lo stile mi ha ricordato quello di Camilleri, le descrizioni dei luoghi “tipici” della Sicilia mi hanno fatto entrare nella storia.




Ho notato una crescita dello stesso autore, in quegli elementi che spesso sono punti deboli del romanzo: la trama ben concepita, i colpi di scena, la caratterizzazione dei personaggi e il finale. Ho apprezzato il personaggio di Giulia la moglie del maresciallo perché lo rende umano; lo conosciamo nei momenti di vita quotidiana; anche i suoi collaboratori sono molto diversi tra loro.

Attendo una nuova indagine di questa che spero diventi una nuova serie.

Consiglio questo romanzo a tutti gli amanti deli gialli/thriller ma anche a chi si approccia per la prima volta a questo genere, è una lettura scorrevole e ben scritta.

Ho conosciuto Salvo durante il Book Pride di Milano nel 2019 quando entrambi stavamo presentando il nostro romanzo, e ho avuto il piacere di fare una chiacchierata con lui, è davvero molto simpatico e se siete curiosi di seguito c’è una breve intervista.

Buona lettura

Aurora Redville


Che lavoro fai?

Sono un agente di commercio

-Com’è nata l’ispirazione per questo romanzo?

Una mattina, molto presto, saranno state le sei e mezza, ho visto una bellissima donna uscire dal portone di un palazzo e ho provato ad immaginare cosa potesse esserci dietro la vita di quella donna

Com’è nato il personaggio del maresciallo Antonino Pilato?

Il maresciallo Antonino Pilato nasce dall’esigenza di narrare di un uomo normale che si muove in un ambiente pieno di contraddizioni. Un uomo con sani valori legato alla famiglia che ad un certo punto della sua vita decide di fare il concorso nell’arma per trovare un lavoro che gli garantisse una vita dignitosa. Un antieroe vero, senza grandi drammi personali come oramai sono quasi tutti i personaggi che popolano il panorama del giallo italiano. Una persona qualunque.

-Prendi spunto da veri fatti di cronaca?

Il primo romanzo era ispirato da una storia vera, questo invece è totalmente frutto della mia fantasia pur essendo ambientato in posti veri che conosco benissimo.

-È l’inizio di una serie di indagini? Lo domando perché lo spero!

Beh lo spero pure io nel senso che mi piacerebbe dare seguito a questo personaggio e raccontare ancora di questi luoghi che poi sono i miei, la provincia siciliana che ha dato a personaggi memorabili. Mi auguro che nel tempo questo mio maresciallo possa crescere e farsi strada nel cuore dei lettori

-Progetti per il futuro.

A maggio esce un mio racconto all’interno di una raccolta scritta a più mani da quindici autori siciliani, in estate sarò impegnato nell’organizzazione della seconda edizione di ’AgrigentoNoir, festival di letteratura gialla che si svolge nel cuore della Valle dei Templi e come sempre, nel frattempo, continuo a scrivere per non perdere l’abitudine.



Bio

Salvo Di Caro è nato ad Agrigento nel 1973. Esordisce con il romanzo Un caso qualunque

(Bookabook 2019, finalista al Festival GialloGarda, Premio Alessio Di Giovanni 2020 per la

narrativa). Curatore della rassegna AgrigentoNoir è redattore per il portale di gialli e noir

MilanoNera. Questo romanzo ha vinto il primo premio come inedito al Festival GialloGarda

2020.



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