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Immagine del redattoreAurora Redville

“Preferisco le stelle” il romanzo di Giulia Berti che esplora l’amore e la cultura giapponese

Il libro intreccia passione, auto-scoperta e le meraviglie del Giappone, raccontati attraverso la storia di Hajime e Aoki

Con il suo romanzo d’esordio, “Preferisco le stelle”, Giulia Berti ci conduce in un affascinante viaggio attraverso il cuore del Giappone, intrecciando le dinamiche emotive dei suoi personaggi con il ricco tessuto culturale del Paese. Pubblicato da Garzanti, il libro si impone come un romanzo di formazione che va ben oltre una semplice storia d’amore.

L’autrice ha coltivato fin da piccola sogni ambiziosi, tra cui quello di diventare scrittrice. Oggi vive tra Milano e il lago di Como con la sua famiglia e due gatti. Con una scrittura fluida e avvolgente, la Berti trasporta il lettore in una Sendai vibrante e complessa, dove le tradizioni millenarie convivono con la modernità.

Il romanzo ruota attorno al concetto giapponese di koi no yokan, la premonizione d’amore: quella sensazione unica di sapere che qualcuno appena incontrato avrà un ruolo speciale nella propria vita. Questo tema centrale si intreccia con la vicenda di Hajime, un uomo in cerca di pace dopo aver lasciato la caotica Tokyo. Tornato nella sua città natale, Hajime spera di ricostruire una vita serena, ma i suoi piani vengono sconvolti dall’incontro con Aoki, uno studente enigmatico che porta con sé un carico di mistero e fascino.

La relazione tra Hajime e Aoki si sviluppa in modo complesso e sfaccettato. Attrazione e repulsione, intimità e distanza si alternano, costringendo Hajime a confrontarsi con sentimenti a lungo repressi. Questo rapporto diventa il fulcro del romanzo, offrendo al lettore uno spaccato intimo e sincero sulle dinamiche del cuore umano.

“Preferisco le stelle” è anche e soprattutto un percorso di auto-scoperta. Giulia Berti esplora con delicatezza temi universali come l’identità, il senso di appartenenza e la paura del cambiamento. Attraverso le vicende di Hajime, il lettore è invitato a riflettere su ciò che significa accettare sé stessi e abbracciare il cambiamento come parte inevitabile della vita.

Le descrizioni del Giappone sono uno dei punti di forza del romanzo. I paesaggi di Sendai, le sue tradizioni e la sua atmosfera unica emergono con vivida autenticità. Questo non è solo lo sfondo della storia, ma un vero e proprio protagonista, in grado di amplificare le emozioni dei personaggi e aggiungere profondità al loro viaggio interiore.

Come ho percepito durante la lettura, “Preferisco le stelle” è un romanzo capace di lasciare il segno. I personaggi di Hajime e Aoki sono caratterizzati con una sensibilità rara, risultando credibili e umani. È facile per il lettore affezionarsi a loro, condividendo paure, dubbi e speranze.

La struttura narrativa, che intreccia passato e presente, conferisce al romanzo un ritmo avvincente, mentre la prosa della Berti, semplice ma incisiva, guida il lettore attraverso una trama ricca di emozioni e colpi di scena.

Per accompagnare la lettura, ho scelto una colonna sonora che evoca le atmosfere giapponesi: “Forbidden Colours” di Ryuichi Sakamoto, una melodia capace di amplificare le suggestioni del romanzo.

Se amate il Giappone o siete alla ricerca di una storia che sappia toccare corde profonde, “Preferisco le stelle” potrebbe essere il libro che fa per voi. Buona lettura!

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